Translate

venerdì 9 novembre 2012

Primi passi 3


Orientarsi tra le tecniche di canto

DOMANDA: Cos'ha in comune il mondo delle arti marziali (qui degnamente rappresentato da kung fu panda) e quello del canto? (la risposta a fine articolo)



In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un proliferare di tantissime nuove tecniche (non di arti marziali) ma bensì di canto! Come possiamo scegliere quella più adatta a noi? Quali sono le più valide?

La tecnologia avanza e il metodo scientifico le sta veramente appresso quindi le scoperte che i ricercatori, anche in ambito vocale, stanno portando avanti negli ultimi anni sono considerevoli! 
Va da se che chi ha qualcosa di nuovo da dire cerca sempre di sfruttarlo nella maniera più proficua possibile imbastendo esercizi appositi per valorizzare e canalizzare le proprie scoperte in campo artistico.
Basta fare una rapida ricerca su internet per rendersi conto che ormai i metodi di canto con marchio registrato sono veramente una miriade: dai grandi nomi noti e che spesso organizzano convegni in tutto il mondo a metodi che portano il nome di un cantante sconosciuto ma che comunque si prodiga di dare consigli  su youtube, come capire quali sono i più seri?
Il mio consiglio è quello di iniziare proprio dai più famosi, solitamente sono quelli più seri ma comunque sono da conoscere per poter costruire anche un proprio senso critico riguardo ad una realtà già conosciuta dagli addetti ai lavori. L'errore che solitamente si compie è quello di farsi prendere dall'euforia della prima nuova scoperta e professare al mondo: "IL MIO METODO E' QUELLO GIUSTO E GLI ALTRI SONO SBAGLIATI!" Niente di più falso se pensiamo che l'efficacia di un metodo non si basa tanto sull'aspetto teorico ma su quello pratico e in questo campo non esiste un giusto assoluto, siamo tutti diversi e se un cantante si trova a suo agio con degli esercizi non è assolutamente detto che valga lo stesso anche per gli altri, anzi.
Bisogna semplicemente provarli, dedicarci tempo, a volte anche anni per assimilare gli insegnamenti più complicati, e poi cambiare per tornare magari tornare indietro più avanti nella vita. Ciò che non capiamo oggi potremmo capirlo meglio domani o dopodomani! 
Attenzione poi (soprattutto quando si va a frugare tra le tecniche meno famose) ai metodi-clone, ovvero a quelle metodologie copiate spudoratamente da altre ma dando nomi diversi, ce ne sono moltissime anche su carta stampata; a proposito dei libri sul canto posso dirvi che secondo la mia esperienza è impossibile capire gli esercizi e la linea di pensiero di un metodo senza avere l'esempio e la guida dell'insegnante autorizzato: illustrazioni, spiegazioni scritte, esempi audio e anche in dvd non sono mai completamente esaustivi per il semplice fatto che non sono interattivi, non possono vedere i nostri esempi e non ci sapranno guidare secondo le nostre specifiche personali. C'è da dire però che dare un'occhiata ad un libro può far aumentare la nostra curiosità ma questa deve sempre sfociare in qualcosa di più che la semplice lettura e ripetizione a pappagallo degli esercizi proposti dal manuale.

Diffidate da quei metodi che promettono stravolgimenti radicali della propria voce in pochissimo tempo! Tutto quello che ha a che fare con la voce è sempre un processo lento ma costante, per quanto vedere argomenti come per esempio il passaggio (argomento principe sul quale tutti i metodi vocali hanno la loro visione) possa dare una parvenza di progressione fulminea, ci si renderà presto conto che per portare veramente avanti quel parametro vocale bisognerà dedicarti tanto tempo.
Prendete ciò che è buono PER VOI da ogni metodo, fatevi la vostra scaletta di esercizi, FATEVI UN VOSTRO "METODO" (esattamente come fece il mitico Bruce Lee nelle arti marziali diventando il numero uno proprio perché unico!) che sia personale per le vostre esigenze e i vostri obbiettivi! Siate curiosi, fate domande, partecipate agli eventi e offritevi per fare degli esempi, tutti questi convegni e/o corsi sono a pagamento quindi sfruttateli fino infondo.

Ultima cosa che mi sento di dire, dato che questi corsi difficilmente hanno una continuità costante, è quella di rimanere sempre affiancati da un insegnante di fiducia che alla luce delle vostre scoperte sulle nuove tecniche possa riuscire a integrarle con un percorso più ampio, fatevi sempre accompagnare possibilmente da un insegnante che abbia già compiuto il vostro percorso.

Ricapitolando:
- Siate curiosi e buttatevi 
- Non siate frettolosi e dedicate tempo ad acquisire questi nuovi insegnamenti
- Non mettetevi i paraocchi e studiate con l'umiltà di chi sa che avrà sempre da imparare da fonti diverse
- Attenzione ai cloni
- Non accontentatevi dei manuali
- Fatevi accompagnare dal vostro insegnante.

RISPOSTA: la miriade di tecniche che queste discipline comprendono! 






giovedì 8 novembre 2012

Primi passi 2


Scegliere un insegnante

Dopo aver scelto il proprio percorso (e i propositi con i quali iniziarlo) vediamo in base a quali criteri scegliere il proprio insegnante di canto.
Che appartenga esso ad un circuito più ampio come un'associazione oppure che sia un insegnante privato il modo in cui porsi non cambia.

Consiglio prima di tutto di informarsi tramite internet, cerchiamo la scuola o l'insegnante che ci interessa e cerchiamo una sua biografia, curriculum, siti internet, formazione accademica, progetti artistici ecc... Insomma ogni cosa che ci possa dare un'idea generale di come possa intendere il mondo del canto e come possa trasmettere le proprie conoscenze.
Non facciamo l'errore di basarci solo ed unicamente sul curriculum! La formazione è importante come pure i successi lavorativi ma la cosa principale di un insegnante è la predisposizione all'insegnamento! Infatti bisogna capire che fare il cantante è un LAVORO completamente diverso da quello dell'insegnante di canto, questo non significa che le due cose non possano mai andare assieme ma significa che non è scontato! Pensiamo per esempio alle persone naturalmente molto dotate nel canto, come possono trasmettere insegnamenti che loro per primi non hanno applicato non avendo mai avuto quei problemi vocali da superare grazie alla dote naturale? Anche questo ovviamente non è una legge ma se pensiamo che spesso i grandi campioni non risultano buoni allenatori... 
Forse la caratteristica fondamentale da notare in un insegnante è la curiosità verso la materia che insegna. Più è appassionato e curioso e più riuscirà a portare avanti i propri allievi superando le loro difficoltà da diversi punti di vista cucendo addosso a loro dei vestiti didattici diversi in base alle esigenze di ognuno.

Per capire questo però dovete pretendere di avere un colloquio faccia a faccia. 
Quando lo otterrete preparatevi delle domande scritte da fargli il più possibile concrete, per esempio: come organizzi la lezione? Che argomenti si affrontano inizialmente? Usi un metodo particolare? Quanto dura la lezione e ogni quanto? Cosa devo portare a lezione? C'è la possibilità di registrarla? Come posso far interagire il canto con il mio strumento complementare durante l'anno? I brani da cantare gli scegli tu o io e perché? Che percorso mi posso aspettare il primo anno? Dai la possibilità di cantare con dei saggi? ecc ecc...
Non siate timidi perché un insegnante può essere la vostra fortuna o la vostra rovina, è una guida e come ogni guida se non è in grado di accompagnarci lungo la strada lunga e tortuosa del canto e di farcelo fare con gioia e divertimento finiremo noi stessi con l'odiare questa materia.
Infatti la gioia nel cantare non va mai persa neanche durante lo studio delle cose più tecniche, se questo accade significa che c'è qualcosa che non va! Spesso la colpa è dell'insegnante che non ci stimola nella maniera appropriata quindi siate accorti anche nel capire non solo l'insegnante ma anche la persona con la quale avrete a che fare: come si presenta? Seriosa? Allegra? Vi fa sentire a vostro agio? Il maestro di canto dovrà diventare un vostro confidente perché la musica è un'arte che risveglia le emozioni e il più grande errore che un insegnante può fare è tenerle fuori dall'aula.

Ricapitolando le cose su cui è realmente importante farsi un'idea al primo colloquio con l'insegnante sono:
- Formazione
- Metodo di insegnamento
- Visione artistica del canto
- Tipo di persona

Infine se possibile cercate di ottenere una lezione di prova gratuita, molte scuole oggi le concedono e parlate con più di un insegnante, solo tramite il confronto potrete capire quale sia il più adatto a voi!
Buona ricerca.

continua...





martedì 6 novembre 2012

Primi passi

Scelta di un percorso


Ciao ragazzi oggi iniziamo ad affrontare un percorso a tappe parlando dei "PRIMI PASSI" che un aspirante cantante si trova a dover fare.
Non basta infatti aver passione per la musica ed il canto per potersi tuffare in questo mondo pieno di pericoli ma anche di possibilità (per chi le sa vedere e cogliere) ma bisogna anche sapersi destreggiare tra le varie scelte che si prospettano sapendo ciò a cui si va incontro; dato che nessuno è nato "imparato" eccomi qui a consigliarvi sul da farsi!

Dopo il classico periodo iniziale da autodidatta se il canto continua ancora ad affascinarti (cosa non scontata, non tutti abbiamo le stesse passioni) una cosa importantissima da fare è scegliere un buon insegnante!
Non date retta a quei cantanti che nelle loro interviste affermano gonfiandosi di orgoglio: "Non ho mai studiato canto, tutto quello che so fare l'ho imparato ascoltando i dischi di mio padre" oppure "Non serve a nulla studiare canto o si ha la voce o è meglio cambiare mestiere", queste sono frasi che distorcono la realtà in quanto (tranne in rarissimi casi in cui il talento naturale è veramente straripante) uno studente di canto avanza molto più velocemente e con molta più sicurezza (psico-fisica) di un autodidatta.
Chiarito ciò come sceglieremo il nostro insegnante?
Penso che prima di rispondere a questa domanda dovremo rispondere ad una ben più profonda ovvero: dove voglio puntare? (se la tua risposta è: voglio cantare per divertirmi ma senza volermi impegnare troppo... salta direttamente al prossimo articolo).

Infatti ci sono molti buoni insegnanti di canto ma se vuoi fare il cantante professionista il solo saper cantare non ti basterà, avrai sicuramente bisogno di saperti destreggiare tra teoria musicale, armonia, capacità di scrittura musicale e di testi ed infine una sufficiente padronanza di almeno uno strumento musicale!
Questo non deve sconfortarti perché capire fin da subito dove vuoi arrivare e guadagnare tempo sulle materie complementari del cantante-musicista professionale ti farà progredire molto più velocemente di chi intuisce queste cose più avanti nel suo percorso.
Probabilmente se cerchi questo tipo di approccio una scuola è più adatta dato che fornisce la possibilità di frequentare materie diverse con insegnanti diversi. Ma se non vuoi sobbarcarti subito di mensilità troppo cospicue troverai sicuramente qualche insegnante che ti saprà dare (almeno all'inizio) i rudimenti non solo del canto ma anche delle materie complementari! 
Quali sono i parametri su cui basarsi per scegliere l'insegnante di canto e/o la scuola di musica a cui rivolgersi sarà il tema del prossimo articolo.
continua...





giovedì 1 novembre 2012

La "bella" voce 3


La voce musicale



Più che una questione vocale si tratta infatti di una predisposizione musicale.
Troppo spesso ci si dimentica di come il cantante dovrebbe essere anch'esso un musicista, si assiste sempre di più all'avanzamento di generazioni di cantanti musicalmente ignoranti (fatto che ormai a livello professionale è però impensabile e sbarra la strada a tante “belle voci”) mentre invece le doti che, a mio parere, bisognerebbe ricercare per capire se il canto può essere la nostra strada sono prima di tutto musicali, per esempio il senso del ritmo e l'intonazione (capacità sicuramente migliorabili con lo studio) ci possono dare delle buone indicazioni sul nostro punto di partenza e verosimilmente anche sugli obbiettivi che possiamo porci.
Chi nasce con un timbro avrà quello per tutta la vita?
Non precisamente, il timbro che riceviamo alla nascita e che modifichiamo nella fase della crescita conserverà sempre delle caratteristiche peculiari che proprio per questo lo differenziano dagli altri ma verrà modificato dalle nostre scelte di vita. Possiamo però anche arricchirlo tramite lo studio.
Si può incrementare il numero delle armoniche che compongono la nostra voce rendendola più calda e quindi dandoci un suono di base più coinvolgente e comunicativo, gli esercizi per la libertà del suono come gli esercizi a bocca chiusa, il muto, e soprattutto l'esplorazione del canto armonico ci danno una marcia in più facendoci partire in posizione avvantaggiata rispetto a chi, pur bravo tecnicamente, ha un suono “povero”.
Questa che sembra una contraddizione in realtà non è una regola assoluta infatti nell'essere cantante c'è molto più che la voce e molto più che la tecnica; sono proprio le eccezioni che danno nuova linfa all'arte, se Louis Armstrong non avesse sdoganato con la sua impostazione vocale “non proprio perfetta” tutti i cantanti moderni che gli sono succeduti dove saremmo ancora?