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sabato 29 settembre 2012

Tutto è interpretazione 2: il sottotesto


Cos'è il sottotesto?


Il sottotesto è la semplificazione del messaggio emotivo che scorre al di sotto del testo cantato, è un substrato di intenzioni da tenere a mente come un appiglio ed un collante per dare coerenza all'interpretazione del brano.
Più il sottotesto da noi scelto è sintetico e primitivo nella sua visceralità e più sarà efficace.
Se cantiamo un testo in inglese, il sottotesto (a meno che non siamo madrelingua) per essere il più vicino possibile a noi sarà in italiano. Allo stesso modo se proveniamo da una famiglia in cui si parla spesso il dialetto, questo ci può aiutare usandolo per costituire sottotesti più schietti, diretti e passionali (tutte caratteristiche che i dialetti posseggono e che sono state smussate nella creazione della lingua italiana).
Quando l'obbiettivo è dare vitalità alla nostra interpretazione vale tutto!
Non dobbiamo sentirci inibiti se il sottotesto che stiamo creando è violento, sessualmente esplicito o al contrario troppo sdolcinato, (anche perché non lo dovrà leggere nessun altro) dobbiamo far cadere anche queste barriere mentali affinché il sottotesto lavori in noi in modo che le emozioni latenti presenti in un brano diventino le nostre.
Pescare dal proprio bagaglio di vita è fondamentale (ammesso di trovare qualcosa di inerente al significato del brano) per rendere ancora più viscerale il nostro sottotesto e quindi l'interpretazione finale, focalizzare la ragazza/o che ci ha fatto soffrire spezzandoci il cuore è una grande risorsa per l'interpretazione di tantissimi brani che hanno come soggetto un amore disilluso.
Pensare alla persona che amiamo, al contrario, ci aiuta ad entrare nel giusto punto di vista per cantare invece canzoni d'amore e così via per ogni tipo di emozione-intenzione.
Possiamo addirittura scegliere, per dare un'interpretazione più originale, un sottotesto in completa antitesi con la canzone che vogliamo cantare.
Facciamo alcuni esempi di brevi sottotesti (secondo la mia personale sensibilità) scritti in italiano per renderli comprensibili a tutti:

                       Titolo del brano                                                                   Sottotesto

Margherita (Riccardo Cocciante)  Farò di tutto per conquistarti!
Vedrai Vedrai (Luigi Tenco)   Amore le cose miglioreranno! Ma in realtà non ci credo.
Sally (Vasco Rossi)       Sally ha perso la forza di vivere.
Ancora ancora (Mina)                  Voglio fare l'amore e sentire di nuovo il tuo corpo sul mio.
Bocca di rosa (Fabrizio De Andrè)    La società è così apatica da necessitare di una prostituta
                                           per imparare ad amare.
Sogna ragazzo sogna (Roberto Vecchioni)    Segui le tue idee e i tuoi sogni, ascolta questo
                                                                      vecchio che non l'ha fatto e ora se ne pente.
Dieci ragazze (Lucio Battisti)     Non riesco a dimenticarti nonostante ti abbia
                                                                  rimpiazzata con altre belle ragazze che non dicono mai di no
Rospo (Quintorigo)            Ribaciami per farmi tornare rospo! Stavo meglio prima
4/3/1943 (Lucio Dalla)      L'incondizionato amore della mamma.
Fatti mandare dalla mamma (Gianni Morandi)   Muoviti a scendere c***o che voglio sapere chi era
                                                           quel bastardo che ti ha presa per mano!

Un buon esercizio per imparare a creare sottotesti convincenti è quello di osservare le esibizioni dal vivo dei grandi interpreti e giocare ad indovinare quale potrebbe essere il sottotesto che stanno impersonificando e quale invece sarebbe quello più adatto a noi notando le eventuali differenze.

Una volta focalizzato il sottotesto sarà più facile entrare nel brano, il passo decisivo da compiere ora è esplicitare il sottotesto.
Non potendo recitarlo dobbiamo farlo trasparire: con il nostro timbro, scegliendone il colore vocale più adatto, con i nostri respiri scegliendone l'intensità e l'altezza ed infine con il nostro modo di stare sul palco scegliendo posture e gesti.
Se vi state domandando dove sta la spontaneità in tutto ciò vi rispondo che anche nel canto c'è ben poca spontaneità!
Come si studia la tecnica per rendere la fonazione sicura e meno pericolosa, si dovrebbe studiare l'interpretazione per renderla convincente e professionale, sul palco poi si raccoglierà solo ciò che si ha seminato perché le cose verranno di conseguenza sia sul piano tecnico che interpretativo senza più dover pensare a cosa fare per ottenere un certo risultato, l'obbiettivo è l'automazione di certi meccanismi studiati a tavolino.  



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