Interpretare la voce
In realtà lo facciamo quotidianamente senza rendercene conto, in
base a ciò che diciamo e a chi lo diciamo cambiamo tono e range
vocale: se vogliamo essere dolci usiamo un timbro soffiato, caldo e
una tessitura bassa, se vogliamo essere aggressivi aumentiamo il
volume e tendiamo a nasalizzare, se vogliamo essere sarcastici
alziamo l'intonazione e chiudiamo la voce rendendola stridula.
Nel cantare un brano ovviamente non possiamo cambiare l'intonazione
delle note ma possiamo giocare sul tipo di emissione.
Teniamo presente che ormai esistono delle relazioni voce-emozione
standardizzate che si richiamano vicendevolmente con molta forza,
basta semplicemente guardare un film con dei bravi doppiatori per
rendersene conto ma, nulla vieta, di decidere di fare l'esatto
opposto per dare un effetto spiazzante al brano come sempre accade è una questione di scelte.
Ecco qualche esempio di come possiamo modificare il nostro suono:
- Più o meno chiaro (alzando ed abbassando la laringe)
- Più o meno schiacciato (comprimendo e rilassando il colletto della laringe:twang)
- Più o meno arioso (avvicinano o allontanando le corde vocali nel loro ciclo vibratorio)
- Più o meno tremolante (controllando il flusso del fiato)
- Più o meno presente (controllando lo spessore cordale)
- Più o meno graffiato (controllando la costrizione delle false corde) ecc ecc...
Prossimamente vedremo "interpretare il respiro"...
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